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380 novembre/dicembre 2004 - ARCHITETTURA FORMA MATERIALI
Il rinnovato interesse, oggi, nei confronti dei materiali è da attribuire a diverse ragioni tra cui, in particolare,
la disponibilità di un repertorio teoricamente illimitato di “materiali artificiali”, risultato delle nuove tecnologie
di lavorazione e di produzione, e la rinnovata attenzione per i “materiali naturali” e per i sistemi costruttivi
elementari, sollecitata dall’istanza ecologica e da una più matura consapevolezza dei problemi della sostenibilità
ambientale.
Questi due aspetti sono quelli che presentano le aspettative più interessanti in quanto creano le premesse per un terreno
di ricerca sui linguaggi che sia in grado di conciliare innovazione e tradizione, alta tecnologia e sistemi costruttivi
elementari, cultura globale e specificità locali, materiali da costruzione vecchi e nuovi, elementi naturali e artificiali,
in una commistione capace di generare una rinnovata sensibilità per i problemi dell’abitare e dell’architettura.
Le opere presentate in questo numero esprimono in modi diversi questa tendenza.
Nell’ambasciata olandese a Maputo (pag. 78), per esempio, Claus en Kaan rinunciano ai mezzi e alle tecnologie più avanzate
per riscoprire le qualità architettoniche derivanti da materiali semplici e da sistemi di lavorazione artigianali, mentre
Barkow & Leibinger nel progetto della Biosfera a Postdam (pag. 28) arricchiscono il proprio linguaggio architettonico
instaurando un rapporto dialettico tra materiali artificiali e materiali lasciati invece allo stato naturale.
Un approccio simile si trova anche nella scuola dello studio finlandese Pir II (pag. 44), nella quale si adotta un serrato
confronto tra materiali con diversi “gradi di naturalità” allo scopo di dimostrare che l’architettura anche nel terzo
millennio può essere ecologica senza rinunciare alle sue prerogative.
Scegliere un solo materiale come fanno, ad esempio, Gigon/Guyer nel Parco a Bramsche-Kalkriese (pag. 36), significa
privilegiare le relazioni con il paesaggio in senso armonico, mentre inventare una pelle omogenea e cangiante, come
nel caso dell’Auditorium di Toyo Ito (pag. 84) corrisponde ad un’evidente dichiarazione di distinzione dal contesto
urbano circostante.
Lavorare solo con la pietra e con la luce in diverse combinazioni, ottenendo quinte murarie leggere e permeabili, come
fa Kengo Kuma (pag. 22), ci conferma che ogni materiale può portare ad esiti di alto valore poetico.
Comporre insieme più materiali in modo stridente, invece, come fa Rem Koolhaas nel Centro Studenti del Campus dell’IIT
(pag. 52), significa richiamare l’attenzione sull’architettura, mentre per Nomad l’abbinamento di due materiali nello
Stadio di Barakaldo (pag. 60) ha lo scopo di ridurre l’impatto dell’intervento rispetto al quartiere residenziale in
cui si inserisce.
Opposta a questa è l’intenzione di Carlos Ferrater che, con la consistenza costruttiva dell’Istituto di Ricerca nel
Giardino Botanico a Barcellona (pag. 70), ricerca un’equilibrata contrapposizione tra natura e artificio assecondando
però quella propensione alla “leggerezza” che, indipendentemente dal tipo di materiale utilizzato, rappresenta un’altra
delle linee di ricerca comune alle tendenze architettoniche contemporanee.
SOMMARIO
ARCHITETTURA FORMA MATERIALI – Pag. 4
ARCHITECTURE FORM MATERIALS
Domizia Mandolesi
KENGO KUMA & ASSOCIATI – Pag. 22
PMuseo della Pietra a Nasu-cho, Nasu-gun, Tochigi, Giappone
Stone Museum in Nasu-cho, Nasu-gun, Tochigi, Japan
BARKOW/LEIBINGER– Pag. 28
Biosfera e Padiglione botanico a Postdam, Germania
Biosphere and Flower Pavilion in Potsdam, Germany
GIGON/GUYER – Pag. 36
Museo archeologico e Parco a Bramsche-Kalkriese, Germania
Archeological Museum and Park in Bramsche-Kalkriese, Germany
PIR II ARCKITEKTKONTOR AS – Pag. 44
Complesso scolastico a Fredrikstad, Norvegia
Junior highschool in Fredrikstad, Norway
REM KOOLHAAS – Pag. 52
Nuovo Centro Studenti nel Campus dell’IIT di Chicago, USA
The Mc Cormick Tribune Center at IIT, Chicago, Illinois, USA
EDUARDO ARROYO – Pag. 60
Stadio di calcio a Barakaldo, Spagna
Football stadium in Barakaldo, Spain
CARLOS FERRATER – Pag. 70
Istituto di Botanica a Barcellona, Spagna
Botanical Institute in Barcelona, Spain
CLAUS EN KAAN – Pag. 78
Sede dell’Ambasciata olandese a Maputo, Mozambico
Dutch Embassy in Maputo, Mozambique
TOYO ITO – Pag. 84
Auditorium e centro culturale a Matsumoto, Nagano, Giappone
Performing Arts Centre in Matsumoto, Nagano, Japan
ARGOMENTI - Pag. 92
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Architetture a confronto: Norman Foster all'Urban Center |
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Acciaio e grandi strutture: conferenza all’ACER sullo Stadio di Atene |
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La casa del futuro: Concorso ANCE per una nuova qualità dell’abitare |
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CALENDARIO – Pag. 107
LIBRI – Pag. 108
NOTIZIE – Pag. 110
L’ANCE INFORMA – Pag. 116
DALLE AZIENDE – Pag. 120
In copertina: Istituto di Botanica a Barcellona, Spagna
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