n. 402 luglio/agosto 2008 - ARCHITETTURA DEGLI OSPEDALI

Un grande cambiamento sta investendo l’ospedale contemporaneo, spesso considerato come mero luogo della salute o addirittura macchina per la cura. Le esigenze di ripensarlo sotto diversi aspetti, da quello dimensionale a quello tecnologico, e di integrarlo alla città inducono a riconfigurarne l’organizzazione spaziale e le relazioni con il contesto. L’architettura dell’ospedale, infatti, condiziona in modo determinante la salute del paziente, che dovrebbe essere coinvolto anche in altre attività, oltre quelle specifiche della degenza e della cura. Nel passato, la qualità dell’ospedale era misurata in base al valore simbolico trasmesso, oggi il benessere fisico e psicologico, legato alla vivibilità e alle caratteristiche architettoniche delle strutture sanitarie, diviene elemento fondamentale di valutazione. Una logica distributiva appropriata e una scelta adeguata di materiali, finiture, colori e arredi, un attento studio ergonomico, una giusta ubicazione e un opportuno orientamento sono fattori basilari per il successo degli edifici destinati alla cura. Altrettanta importanza rivestono fattori come il dosaggio della luce naturale e il tema della flessibilità d’uso degli spazi, ritenuti basilari, unitamente all’efficienza del sistema dei percorsi e al problema della privacy dei degenti, per definire i caratteri di qualità dell’ospedale contemporaneo. Se l’ospedale tradizionale si configurava come una sorta di fortezza-labirinto chiuso in se stesso, oggi si tende a dare a questi organismi attributi di maggiore apertura possibile verso l’ambiente esterno, introducendo ampie superfici trasparenti e grandi hall di ingresso che mettono in contatto diretto gli interni con gli esterni. Il principio dell’integrazione con il contesto, sia urbano che naturale, costituisce quindi, come illustrato dagli esempi riportati in questo numero della rivista, il carattere di novità principale del nuovo ospedale insieme a quello della compatibilità ambientale: le architetture si protendono verso il paesaggio assumendo configurazioni aperte che inglobano la città e il verde nelle loro stesse strutture.

SOMMARIO

NUOVI MODELLI PER L’OSPEDALE CONTEMPORANEO – Pag. 4
NEW MODELS FOR THE CONTEMPORARY HOSPITAL
Lina Malfona

JOSÉ RAFAEL MONEO Y JOSÉ MARÍA DE LA MATA – Pag. 22
Ospedale pediatrico-ginecologico Gregorio Maranón a Madrid, Spagna
Gynaecologic and Pediatric Hospital Gregorio Maranón, Madrid, Spain

HEINLE WISCHER UND PARTNER – Pag. 32
Clinica pediatrica e ginecologica a Dresda, Germania
Pediatric and Gynaecologic Clinic, Dresden, Germany

HUBER STAUDT ARCHITEKTEN – Pag. 38
Ospedale Hedwigshöhe a Berlino, Germania
Hedwigshöhe Hospital, Berlin, Germany

CSPE – Pag. 46
Polo Pediatrico Meyer a Firenze, Italia
Meyer Pediatric Complex, Florence, Italy

ZAHA HADID ARCHITECTS – Pag. 56
Centro per la cura del cancro a Fife, Kirkcaldy, Scozia
Maggie’s Centre, Fife, Kirkcaldy, Scotland

COOPROGETTI / LAMBERTO ROSSI - Pag. 60
Ospedale Comprensoriale di Gubbio e Gualdo Tadino a Branca, Italia
Gubbio and Gualdo Tadino Hospital, Branca, Italy

NICKL & PARTNER – Pag. 68
Clinica pediatrica ad Aschau, Germania
Pediatric clinic, Aschau, Germany


ESTUDIO LAMELA – Pag. 74
Centro di ricerca per la cura dell’Alzheimer a Madrid, Spagna
Alzheimer Disease Research Center, Madrid, Spain

ALBERT DE PINEDA I ALVAREZ – Pag. 80
Ospedale Quirón a Pozuelo de Alarcón, Madrid, Spagna
Quirón Hospital, Pozuelo de Alarcón, Madrid, Spain

FARIÑA MARTINEZ & MONTES HERRAIZ – Pag. 86
Centro Medico a Tres Cantos, Madrid, Spagna
Medical Center, Tres Cantos, Madrid, Spain

STUDIO ALTIERI – Pag. 92
Nuovo Ospedale di Mestre, Italia
New Mestre Hospital, Italy

ARGOMENTI - Pag. 100
Delocalizzazione e perdita di identità del territorio italiano: una conferenza promossa da ANCE nell’ambito dell’EIRE, Milano 2008
Distruggere l’architettura. La lezione di Aldo Rossi, dieci anni dopo
L’edificio della Montecatini: un solitario palazzo delle meraviglie
“Materia Experience”, materiali innovativi in una mostra olandese
Premio “Luigi Zordan” 2008. Prima Edizione
Torino 011. Biografia di una città

NOTIZIE - Pag. 116