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383 maggio/giugno 2005 - HOTEL E RISTORANTI
Come molti dei luoghi della socialità, hotel e ristoranti rientrano, oggi, in quel
meccanismo del consumo globale per cui l’architettura chiamata a rappresentarli è frutto di una espressività
che include tutte le sollecitazioni provenienti dal mercato, all’interno di un sistema comunicativo stereotipato
e dalle dimensioni planetarie.
L’esuberanza di segni e riferimenti domina spesso sulla funzione così come il richiamo stilistico e la citazione per
la costruzione di un’immagine complessa e ridondante o, viceversa, sofisticata e minimale. L’architettura di questi
luoghi, visto anche il ruolo assunto dal viaggio nella vita contemporanea, si presenta come sensore in grado di
registrare le dinamiche di trasformazione economica e culturale della società.
La mostra New Hotels for Global Nomads, a New York, ha infatti recentemente messo in evidenza la sorprendente
flessibilità che la progettazione dell’hotel ha assunto negli ultimi anni, assorbendo mutazioni nei costumi e
nelle abitudini, nelle richieste, nei ritmi e nelle forme.
L’impressione è che nella progettazione di questi edifici sia in atto una ricerca tesa all’identificazione
tra il viaggiatore-turista e lo spazio che lo accoglie con strategie che nascono da una rielaborazione/invenzione
della realtà, o da una sua tematizzazione, per fare in modo che il prodotto finale sia confezionato ad uso e
consumo del viaggiatore. È la realtà compressa dell’uomo d’affari per il quale si propone un hotel fatto di
stanze modulari assemblabili capaci di assolvere a tutte le funzioni di una giornata tipo, oppure quella
preconfezionata del turista in cui la percezione della realtà è più importante dell’esperienza.
L’hotel è espressione dell’individualità solitaria del viaggiatore ma anche dell’incontro e dello scambio; al
suo interno si mescolano desiderio di smarrimento e spaesamento con la ricerca di domesticità e
contemplazione: è la scena perfetta per emozioni contraddittorie. Ma l’hotel ha in sé anche un’altra fondamentale
“opposizione” che lo contraddistingue e che ne fa espressione di contrasti perfetti: l’essere luogo dove pubblico
e privato coesistono senza soluzione di continuità, non semplicemente alternandosi o susseguendosi, ma realizzando
una sorta di territorio altro dove muoversi secondo parametri leggermente dissonanti dalla vita reale, quasi si
trattasse di un set teatrale o cinematografico.
L’ibridazione tra spazio pubblico e spazio privato ne fa un condensatore funzionale che può accogliere al proprio
interno valenze eterogenee. L’hotel diventa anche indicatore sociale, segnale di sviluppo e di rinnovamento negli
interventi di trasformazione edilizia e urbanistica delle grandi città. Inoltre esso rappresenta, soprattutto nei
suoi spazi interni, l’evoluzione del gusto e nel lusso dello stile di vita di un’epoca.
La selezione di edifici presentata in questo numero dimostra la ricchezza di una ricerca linguistica che si
identifica nei due parametri opposti dell’appartenenza e dello stupore applicabili all’idea del lusso,
manifestandosi secondo due tendenze principali e antitetiche. Quella minimalista, frutto di un legame strettissimo
con uno spirito culturale in cui l’assenza di decoro e l’aristocratico rifiuto di ogni ostentazione, passando anche
per l’esperienza del design, portano a privilegiare gli strumenti della riduzione. Il linguaggio neo-pop o
deliberatamente kitsch, dove sono il carattere “glamorous”, insito in ogni operazione per la quale sia richiesta
la produzione di un’immagine riconoscibile, e il piacere dell’eccesso a dare significato alle scelte compiute.
SOMMARIO
L’EVOLUZIONE DI UN MODELLO INTERNAZIONALE: L’HOTEL MODERNO DALL’800 AGLI ANNI’60 – Pag. 4
THE EVOLUTION OF AN INTERNATIONAL MODEL: THE MODERN HOTEL FROM THE NINETEENTH CENTURY TILL THE 1960s
Massimo Cardone
L’HOTEL COME LUOGO DEGLI OPPOSTI, DELLE RELAZIONI E DELLE IDENTITÀ – Pag. 12
THE HOTEL AS A PLACE OF OPPOSITES, RELATIONSHIPS AND IDENTITIES
Marina Scognamiglio
ANTONIO CITTERIO E PATRICIA VIEL – Pag. 24
Bulgari Hotel a Milano
Bulgari Hotel in Milan
RENZO PIANO - Pag. 32
Meridien Lingotto Hotel a Torino
The Meridien Lingotto Hotel in Turin
ARKPABI – Pag. 40
Delle Arti Design Hotel a Cremona
Delle Arti Design Hotel in Cremona
JULI CAPELLA – Pag. 46
Hotel Omm a Barcellona
Omm Hotel in Barcelona
JAVIER MARISCAL – Pag. 52
Grand Hotel Domine a Bilbao
Grand Hotel Domine in Bilbao
UN STUDIO – Pag. 60
Ampliamento dell’Hotel Castell a Zuoz
Hotel Castell renovation and new addition in Zuoz
MATTEO THUN / ALSOP & STORMER – Pag. 68
Side Hotel ad Amburgo
Side Hotel in Hamburg
KARIM RASHID – Pag. 74
Semiramis Hotel ad Atene e Morimoto Restaurant a Filadelfia
Semiramis Hotel in Athens and Morimoto Restaurant in Philadelphia
MORPHOSIS – Pag. 82
Tsunami Asian Grill e Lutece Restaurant a Las Vegas
Tsunami Asian Grill and Lutece Restaurant in Las Vegas
ANNA GIORGI – Pag. 90
Ristorante Maru a Milano
Maru Restaurant in Milan
UDA – Pag. 96
Ristorante-Fast Food Posto a Torino
Posto Restaurant-Fast Food in Turin
LABICS – Pag. 102
Ristorante Obikà a Roma
Obikà Restaurant in Rome
ARGOMENTI
- Pag. 106
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Franco Purini. “Inizi-Architetture disegnate per quarant'anni” |
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Pratiche innovative per la sostenibilità ambientale in Trentino |
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Il recupero di un ex-Magazzino a Iglesias in Sardegna |
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LIBRI – Pag. 118
CALENDARIO – Pag. 120
In copertina: Tsunami Asian Grill a Las Vegas
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