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410 novembre/dicembre 2009 - ARCHITETTURE IN FRANCIA
Il buon rapporto della Francia con l’architettura risale alla legge del 1977 che riconosce alla disciplina la funzione di attività di utilità pubblica, attribuendo agli architetti un ruolo di primo piano nella trasformazione urbana e nella costruzione degli edifici. È da questo momento in poi che lo Stato inizia una politica basata sul meccanismo dei concorsi di architettura obbligatori e retribuiti, espletati con nuove regole di chiarezza e trasparenza nella scelta di concorrenti e vincitori, che, in pochi anni, permetterà la formazione di una generazione di giovani architetti meno dogmatica e più aperta a influenze diverse. A incoraggiare questo clima di ripresa dell’architettura contribuisce anche il lavoro di diffusione e promozione da parte delle riviste di settore e la creazione, tra la fine degli anni ‘70 e i primi anni ‘80, di istituzioni come l’I.F.A. (Institut Français d’Architecture), la M.I.Q.C.P. (Mission Interministérielle pour la Qualité des Constructions Publiques), e gli Albums de la Jeune Architecture.
La vera e propria “battaglia” di valorizzazione dell’architettura si compie con la politica dei “Grands Projets” portata avanti da Mitterand che, pur non avendo dato esiti sempre positivi, ha confermato l’apertura verso l’architettura internazionale e focalizzato l’interesse generale sul paesaggio francese e le sue trasformazioni.
La situazione inizia a cambiare verso la fine degli anni ’90 per due ragioni principali: la committenza pubblica scompare a favore di quella privata; gli architetti si spostano a lavorare all’estero, in Cina, nei paesi del Golfo, nel bacino mediterraneo.
I Partnership Pubblico-Privato (PPP), istituiti nel 2004, confermano, infatti, che i concorsi non sono più la sola via per accedere alla committenza e che l’architettura partecipa di un contesto maggiormente legato all’offerta economica. Ma tutto ciò non è sinonimo di cattiva qualità perché i governi hanno ormai acquisito il principio che l’architettura sia una risposta politica capace di prevalere sulla durata del potere e di materializzare un periodo nella storia del paese. Inoltre la Francia, essendo un paese dalla popolazione in costante aumento, ha continua necessità, come gli edifici pubblicati in questo numero testimoniano, degli architetti per dare forma alle nuove richieste di abitazioni, scuole, università, e di quant’altro l’evoluzione dei modelli di vita richieda.
Oggi la progettazione architettonica in Francia, sempre più legata alle preoccupazioni ambientali, si rivolge in particolare alla scala territoriale; le iniziative private e le partnership pubblico-privato sono una delle chiavi per capirne gli sviluppi futuri, mentre il ruolo svolto dallo Stato e dalla committenza pubblica resta determinante al livello della direzione e dei grandi orientamenti progettuali.
SOMMARIO
DIALOGO CON LUCIANA RAVANEL – Pag. 4
INTERVIEW WITH LUCIANA RAVANEL
Mario Pisani
DIALOGO CON RUDY RICCIOTTI– Pag. 8
INTERVIEW WITH RUDY RICCIOTTI
Mario Pisani
FRÉDÉRIC BOREL – Pag. 12
Scuola di architettura Paris Val de Seine a Parigi
School of architecture Paris Val de Seine
ARCHITECTURE-STUDIO – Pag. 20
Teatro “Le Quai” ad Angers
“Le Quai” Theatre, Angers
MOATTI ET RIVIÈRE – Pag. 28
Città internazionale del merletto e della moda a Calais
International Center of Lace and Fashion, Calais
CHARTIER-CORBASSON – Pag. 32
Abitazioni sociali a Parigi
Social Housing, Paris
VASCONI ASSOCIES – Pag. 38
Istituto professionale a Tolosa
Technical High-School, Toulouse
ALAIN SARFATI – Pag. 46
Centro multifunzionale a Roanne
The Scarabée, multipurpose center, Roanne
JEAN NOUVEL – Pag. 52
Piscina pubblica a Le Havre
Public Swimming Pool, Le Havre
LANKRY ARCHITECTES – Pag. 60
Centro Sportivo a Parigi
“Cité Traëger” Sports center, Paris
LAN ARCHITECTURE – Pag. 66
Sede della “Marchesini France” a Saint-Mesmes
“Marchesini France” Company Headquarters, Saint-Mesmes
RUDY RICCIOTTI – Pag. 72
Passerella del Ponte del Diavolo nella valle de L’Herault
Walkway to the Devil’s Bridge, L’Herault Valley
GILLES BOUCHEZ – Pag. 78
STAPS, edificio universitario a Creteil, Parigi
University Building, Creteil, Paris
ARGOMENTI - Pag. 84
Il progetto strategico di sviluppo e valorizzazione del porto di Ravenna
BSI – Swiss Architectural Award 2008
Il concorso per la mediateca di Olivadi
Lamav. Un laboratorio didattico di sperimentazione per la gestione del territorio
Dieci anni di Gehry alla Triennale
CALENDARIO - Pag. 111
NOTIZIE - Pag. 112
LIBRI - Pag. 121
INDICE GENERALE 2009 - Pag. 123
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