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395 maggio/giugno 2007 - EDIFICI PER L'UNIVERSITA'
L’architettura delle università è “il mondo a sé” dei campus americani, come li definì Le Corbusier, ma anche quello delle città universitarie. L’università è quindi un luogo e non un tipo edilizio.
L’università moderna, che nasce all’inizio del XIX secolo, interpreta questi modelli insediativi, rimanendo fedele all’ archetipo figurativo del chiostro monastico medievale. Luogo di incontro e di scambio del sapere, quest’ultimo ricorre come memoria o come citazione nei nuovi impianti universitari anche nei casi in cui non sia previsto uno spazio aperto racchiuso.
La caratteristica dell’edificio universitario contemporaneo, come gli esempi selezionati e ampiamente illustrati in questo numero stanno a testimoniare, è quella di essere parte di un insieme architettonico complesso e articolato che si relaziona a più livelli con altri edifici universitari, con la città, con il territorio.
Non quartieri, ma città compiute, interne o esterne rispetto al contesto urbano, ove non mancano infrastrutture e collegamenti, servizi per il tempo libero e per la cultura; i tipi edilizi delle singole parti che la compongono, dalla biblioteca alla residenza, ai fabbricati propriamente destinati all’istruzione, sono regolati da masterplan che ne definiscono volumi e rapporti reciproci, quindi le tipologie che, spesso, sono preliminari a concorsi per la realizzazione di edifici esemplari. Sovente gli stessi masterplan sono oggetto di concorsi di architettura di interesse internazionale.
La particolarità che accomuna questi edifici è quella di raccogliersi attorno a uno o più luoghi di aggregazione: siano essi complessi architettonici situati in prossimità di centri urbani, i cui volumi sono disposti intorno a strade e piazze, come in una città satellite, tipici del sistema accademico americano, a sua volta derivato dal college anglosassone, o città nelle città, più comuni al modello europeo; siano essi landscape buildings diffusi nel paesaggio, o organismi pianificati secondo criteri di espansione lineare, fino a configurarsi in megastrutture che si impongono sul territorio in condizione opposta al mimetismo paesaggistico.
Come conseguenza delle scelte di impianto e delle poetiche soggettive, sia che i masterplan siano basati su una griglia, sulla ripetizione di sistemi modulari, o ancora impostati su organismi a sviluppo radiale, fino a rivelarsi come isolate prove d’autore, gli edifici universitari sono terreno di sperimentazione del linguaggio contemporaneo.
Lo sono stati in particolar modo negli anni Sessanta, “età d’oro” per le Università, epoca nella quale è stato costruito nel mondo il maggior numero di edifici universitari sotto la spinta della grande espansione della popolazione studentesca e della richiesta di democratizzazione del sapere, e continuano ad esserlo oggi, anche se con enfasi ridotta rispetto al numero e alle dimensioni degli interventi passati. Se l’università come istituzione è, infatti, espressione diretta delle istanze sociali e culturali di un’epoca, la sua architettura incarna miti e utopie di quella società, rispecchiando nei modelli organizzativi la struttura stessa delle relazioni sui cui si fonda: cambiando la prima, necessariamente deve cambiare anche la seconda configurando spazi adatti ad accogliere le nuove richieste di studenti e insegnanti e a sollecitare una corretta formazione basata sullo studio individuale ma, soprattutto, sul confronto e sul dialogo con tutta la comunità.
SOMMARIO
Edifici per l’università - Pag. 4
Buildings for the university
Alessandra Capanna
MARIO CUCINELLA ARCHITECTS - Pag. 16
Edificio SIEEB nel Campus della Tsinghua Univeristy a Pechino
SIEEB building in Tsinghua University Campus, Beijing
STEVEN HOLL ARCHITECTS - Pag. 24
Scuola d’Arte e di Storia dell’Arte dll’Università dello Iowa
School of Art and Art History, Iowa University
MORPHOSIS – KZF DESIGN - Pag. 32
Centro ricreativo nel Campus dell’Università di Cincinnati
University of Cincinnati Campus Recreation Center
RAFAEL VIÑOLY ARCHITECTS - Pag. 40
Laboratori e residenze universitarie ad Ashburn, Virginia
Research Labs and Housing of Howard Hughes Medical Institute, Ashburn, Virginia
MTM ARQUITECTOS- Pag. 48
Facoltà di Farmacia dell’Università di Madrid
Extension of the Faculty of Pharmacology, Complutense University in Madrid
MARCELLO REBECCHINI - Pag. 54
Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Messina
The Engineering Faculty of Messina University
LUCIANO PIA - Pag. 60
Scuola di Biotecnologie dell’Università di Torino
School of Bio-technology at the University of Turin
GIUSEPPE REBECCHINI - Pag. 68
Polo scientifico-tecnologico dell’Università di Ferrara
University of Ferrara Science and Technology Centre
VASCONI ASSOCIES ARCHITECTES - Pag. 74
Istituto di Scienza e Tecnologia a Strasburgo
Institute of Science and Supramolecular Engineering, Strasburg
TRASFORMAZIONI - Pag. 80
L’ultima metamorfossi di Villa Torlonia M.A.D.RE.: il Museo d’Arte Contemporanea di Napoli
ARGOMENTI – Pag. 90
La questione dell’abitazione in Italia: una conferenza promossa da ANCE nell’ambito dell’EIRE, Milano 2007
La “ICO Centrale” di Figini e Pollini: il restauro e la riqualificazione
Edifici alti: la sperimentazione in Emilia Romagna negli anni ‘50
Il tema dell’attenzione nell’architettura di Claus en Kaan
Il valore urbano di un edificio residenziale. Il “boomerang” nel quartiere Tuscolano a Roma
“Sportscape”: un paesaggio artificiale per la pratica sportiva
“IAN+. Nouvelle écologie des systèmes vivants”. Una mostra al FRAC di Orleans
LIBRI – Pag. 114
NOTIZIE
– Pag. 116
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