LUCIANO PIA - Pag. 60
Scuola di Biotecnologie dell’Università di Torino

L’edificio si presenta con un’immagine austera, che in apparenza è in contrasto con il contesto urbano di impianto ottocentesco, ma che, proprio per questo, è immediatamente riconoscibile, per l’uso del cemento armato a faccia vista e per la presenza di grandi finestre vetrate che aprono prospettive inattese dell’intensa attività che si svolge nel complesso.
Il sistema di edifici ortogonali occupa l’intera profondità del lotto, che è a prima vista aperto solo sul fronte principale, ma che si schiude anche sui lotti confinanti. Alcune parti dell’edificio risultano volutamente meno accessibili, quasi nascoste, trattandosi degli spazi dedicati alla ricerca, che per questo motivo sono dislocati anche nei piani interrati.
La superficie di 15.000 mq. complessivi, nei quali si sviluppa la Scuola di Biotecnologie, è distribuita su due piani fuori terra e un piano interrato, organizzati come sequenza regolata da un’alternanza di pieni e di vuoti. Il complesso, proporzionato secondo un modulo compositivo di 15 x 15 metri ripetuto quattro volte sul prospetto principale, si articola attorno a quattro cortili.


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