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413 maggio/giugno 2010 - ARCHITETTURE PER LO SPORT
L’architettura degli impianti sportivi ha subito nel corso degli ultimi anni una serie di trasformazioni dovute, da un lato, all’accesso meno elitario alla pratica dei vari sport, dall’altro alla spettacolarizzazione delle manifestazioni sportive.
Le strutture destinate allo sport, che fino agli anni Novanta del secolo scorso proponevano un’immagine architettonica tutta giocata sull’esaltazione della componente tecnologica e ingegneristica, negli ultimi due decenni hanno acquisito una complessità compositiva che, insieme all’innovazione, alla sperimentazione e al condizionamento subito dal primato dell’immagine, hanno assegnato ai singoli impianti una maggiore riconoscibilità. Lo stadio, in particolare, oggi, tiene conto del ruolo nevralgico assunto dal calcio, disciplina sportiva che Pier Paolo Pasolini definiva quale “ ultima rappresentazione sacra del nostro secolo”.
Per le celebrazioni di questa “nuova religione” si realizzano stadi il cui principale ruolo è quello di porsi come landmark urbani, in grado di catalizzare grandi masse e di sfruttare la potenza evocativa della propria immagine per irrompere nel grande circo mediatico globale.
Inoltre, la democratizzazione della pratica sportiva, unita all’accresciuta disponibilità di tempo libero conquistata dall’uomo moderno, ha comportato un aumento del numero dei centri sportivi e, nel caso di strutture già esistenti, un loro potenziamento, ampliamento, riadeguamento. Così campi di calcio, piscine, palestre, piste, velodromi, circoli vari, impianti polivalenti destinati alla pratica di molteplici attività si pongono all’interno della città come presenze diffuse che individuano nella cartografia urbana una fitta costellazione di luoghi destinati agli amanti del movimento. Nei casi più rilevanti tali impianti si presentano come vere e proprie nuove centralità in grado di assegnare un’identità agli ambiti urbani, per lo più di periferia, che li accolgono.
La scelta strategica di localizzare gli stadi ai margini delle città trova diverse motivazioni. Da un lato vi è la necessità di rivitalizzare aree degradate o abbandonate, dall’altro l’opportunità di insediarsi in zone poco congestionate che, oltre a essere economicamente più appetibili e a prestarsi a eventuali operazioni immobiliari, sono luoghi in cui l’accesso e il deflusso dei tifosi è più immediato e più facile da gestire e controllare. Numerosi sono gli esempi realizzati nei terrain vague metropolitani; gli impianti sportivi presentati in questo numero della rivista costituiscono una testimonianza parziale, ma significativa del più vasto repertorio di realizzazioni nel panorama internazionale.
SOMMARIO
LE CATTEDRALI CONTEMPORANEE DEL BENESSERE E DEL TEMPO LIBERO – Pag. 4
CONTEMPORARY CATHEDRALS OF FITNESS AND FREE-TIME
Stefania Suma
FOSTER + PARTNERS / HOK SPORT ARCHITECTURE - Pag. 22
Nuovo Stadio di Wembley, Londra, Regno Unito
New Wembley National Stadium, London, United Kingdom
BERNARD TSCHUMI ARCHITECTS – Pag. 32
Centro sportivo dell’Università di Cincinnati, Ohio, USA
Richard E. Lindner Athletics Centre, University of Cincinnati, Ohio, USA
DPA DOMINIQUE PERRAULT ARCHITECTURE – Pag. 38
Stadio del Tennis a Madrid, Spagna
Olympic Tennis Centre, Madrid, Spain
ÁLVARO SIZA– Pag. 46
Centro sportivo a Cornellá de Llobregat, Barcellona, Spagna
Sport Complex Ribera-Serrallo, Cornellá de Llobregat, Barcelona, Spain
3LHD – Pag. 54
Centro polifunzionale a Fiume, Croazia
Social dwellings in Ancona, Italy
ARUP SPORT – Pag. 64
Stadio a Donetsk, Ucraina
Donbass Arena, Donetsk, Ukraine
GMP – VON GERKAN, MARG AND PARTNERS ARCHITECTS – Pag. 72
Stadio a Città del Capo, Sud Africa
Green Point Stadium, Cape Town, South Africa
ITO / TAKENAWA / RLA – Pag. 80
Stadio per i Giochi Mondiali 2009 a Kaohsiung, Taiwan
World Games Stadium, Kaohsiung, Taiwan
ARGOMENTI - Pag. 88
Restaurare il moderno: la biblioteca di Viipuri di Alvar Aalto
Viaggio in Portogallo
Abitare non convenzionale: esperimenti di residenza sociale a Mestre
12. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. Potrebbe essere una Biennale “non deludente”
Case su catalogo a Tynaarlo, Olanda
Una mostra di Gianni Pettena al Centro Pecci di Prato
Tra architettura e fotografia: la mostra su Scau Studio a Catania
NOTIZIE - Pag. 112
CALENDARIO - Pag. 117
LIBRI - Pag. 118 |