n. 411 gennaio/febbraio 2010 - ARCHITETTURA DEI MUSEI 3

Il museo continua a svolgere nella contemporaneità un ruolo importante al livello urbano ma ancora di più assume un valore decisivo nella sfera della comunicazione. Come lo definì Giancarlo De Carlo, il museo dell’Iperconsumo si presenta “come nuovo polo attrattore della città globale ma anche come anti-museo che non accoglie più l’opera d’arte come oggetto prezioso, divenendo esso stesso uno scrigno che ha più valore del suo contenuto”.
Accanto a questa visione del museo, che ne riduce la dimensione contemplativa per amplificarne quella di spazio informale dello scambio e delle relazioni, di Landmark urbano, come, ad esempio, si verifica con il Museo delle Arti del XXI Secolo, recentemente ultimato a Roma e già divenuto simbolo di un’audace sperimentazione all’interno di uno dei contesti più conservatori come quello romano, se ne manifesta un’altra, che più che opposta si può considerare complementare alla prima.
Si tratta di una tendenza che si manifesta in particolare negli interventi legati a una preesistenza di rilievo con la quale si instaura un confronto moderato, tendenzialmente introverso, espresso in modo minimale.
Basti pensare sia a opere isolate e contemplative, quali il Museo Paula Rêgo di Souto de Moura e l’Herning Centre di Steven Holl, che ad architetture che evocano e interpretano straordinari “tesori” del passato, come il Museo e Centro di Ricerca dell’area archeologica Madinat al Zahra di Nieto e Sobejano, fino a centri d’arte che celebrano preesistenze cui sono indissolubilmente legati, come il Davidson Center a Gerusalemme dello studio Kimmel Eshkolot, la nuova Sala di Cristallo nel Palazzo delle Esposizioni di Roma degli ABDR e la Modern Wing del Chicago Art Institute di Piano.
Questi musei, che esibiscono linee innovative, utilizzano materiali sperimentali e tecniche ardite, sistemi ecosostenibili e paramenti leggeri, sono parte integrante della qualità intrinseca delle preesistenze a cui sono legati da un rapporto di reciproca esaltazione. L’azione del progetto sulla materia esistente amplifica le relazioni tra nuovo e antico: la nuova costruzione orienta la percezione dell’osservatore nei riguardi dell’antica, ponendosi, sapientemente, come tramite di conoscenza.
Il museo arricchisce le preesistenze di validi spunti interpretativi, permettendo di cogliere il senso della storia e di restituire a nuova vita opere che altrimenti verrebbero dimenticate come il Complesso di Punta della Dogana dopo lo straordinario intervento di Tadao Ando.

SOMMARIO

ZAHA HADID/PATRIK SCHUMACHER – Pag. 4
MAXXI. Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma
MAXXI, National Museum of XXI Century Art, Rome
Pio Baldi, Margherita Guccione, Roberto Linetti, Luca Navarra, Emiliano Cerasi, Roberto Tartaro, Gianluca Racana, Giorgio Croci, Aymen Herzalla, Mario Avagnina, Silvia La Pergola


MUSEI COME MACCHINE PER ESPORRE E CONSERVARE – Pag. 35
Museums as machines for exhibiting and preserving
Lina Malfona

KIMMEL ESHKOLOT ARCHITECTS – Pag. 38
Museo nel Parco archeologico di Gerusalemme, Israele
Davidson Center for Information and Visualization, Jerusalem, Israel

NIETO SOBEJANO ARQUITECTOS – Pag. 46
Museo e Centro di Ricerca a Cordova, Spagna
Museum and Research Centre, Cordoba, Spain

ABDR/GALDO/DE LUCCHI – Pag. 54
Restauro e nuova serra del Palazzo delle Esposizioni a Roma
Palazzo delle Esposizioni renovation and new greenhouse, Rome

RENZO PIANO BUILDING WORKSHOP – Pag. 62
Nuova ala del Chicago Art Institute, Chicago, USA
Chicago Art Institute, New Wing, Chicago, USA

EDUARDO SOUTO DE MOURA – Pag. 74
Museo a Cascais, Portogallo
Casa das Històrias - Paula Rego Museum, Cascais, Portugal

STEVEN HOLL ARCHITECTS – Pag. 82
Museo di Arte Contemporanea a Herning, Danimarca
Heart - Herning Centre of the Arts, Herning, Denmark

TADAO ANDO – Pag. 88
Museo di Punta della Dogana, Venezia
Punta della Dogana Contemporary Art Centre, Venice


ARGOMENTI - Pag. 98
Innovazione di processo, di prodotto e di servizio per la qualità del costruire
Il clima dell’architettura in Olanda e in Italia
La High Line a New York: da infrastruttura ferroviaria a parco urbano
Se l’architettura è un gioco gli MVRDV sono dei grandi architetti
12. Mostra Internazionale di Architettura, Venezia 2010
Una nuova piazza a Rionero in Vulture
Oltre la crisi: “Caleidoscopio sulla giovane architettura romana”. 27/37 Rassegna Internazionale di Giovani Architetti Romani

NOTIZIE - Pag. 118