VILLA SAVARESE A NAPOLI
Il Mediterraneo come Genius Loci di Enrico Sicignano
Luigi Cosenza
Nel 1936 il costruttore Vincenzo Savarese affida a Luigi Cosenza l’importante e delicato incarico di progettare la propria casa nel neonato ed elegante quartiere SPEME in via Scipione Capece sulla collina di Posillipo. La Villa Savarese è all’epoca una casa unifamiliare su quattro livelli collegati tra loro da una scala elicoidale che arriva sul solarium e il cui torrino è un involucro in vetro-mattoni. I due livelli residenziali fuori terra (zona giorno e zona notte) sono collegati da una rampa che evoca la lecorbusieriana “promenade architecturale” di Villa Savoye. Lungo la strada la villa poggia su un alto basamento artificiale in pietra calcarea nel quale è ricavato l’ingresso pedonale e a fianco l’ingresso all’autorimessa, ai locali tecnici e impiantistici. Il livello successivo è una sorta di loggiato scandito da esili pilastrini bianchi in conglomerato cementizio armato, chiuso nel versante est da una teoria di finestre. I locali retrostanti sono la palestra e la sala giochi. La soluzione del piano artificiale di posa in opera è necessaria per poter partire da un piano di campagna ben definito, compensando il ripido pendio naturale dei luoghi. La felice scelta di differenziare per materiali e per tipologie costruttive i due livelli ne riduce otticamente l’altezza facendo apparire l’insieme più articolato e leggero. Risulta che nel corso degli ultimi decenni la Villa Savarese abbia subito diverse trasformazioni interne e frazionamenti tanto da essere oggi composta da diverse unità pur all’interno dello stesso involucro edilizio, pressoché identico a quello originario così come concepito da Luigi Cosenza. L’interesse di Luigi Cosenza per l’architettura spontanea del Mediterraneo avviene secondo la logica della re-interpretazione colta e non della passiva riproposizione emulativa, il che significa coniugare con sapienza il Mediterraneo come genius loci con la cultura mitteleuropea, l’architettura aulica e quella dei grandi protagonisti suoi contemporanei.