UNO SPAZIO NEUTRO PER UNA MIGLIORE FRUIZIONE DELLE OPERE D’ARTE
Ampliamento della Kunsthaus di Zurigo
David Chipperfield Architects Berlin
La Kunsthaus di Zurigo è una delle più importanti istituzioni svizzere nel mondo dell’arte. Il volume elementare che si affaccia sulla Heimplatz, tra il museo esistente, il teatro Schauspielhaus e la Scuola cantonale, sembra esserci sempre stato e, nonostante la storia della sua edificazione sia piuttosto lunga – circa tredici anni dal concorso all’inaugurazione–, il tempo trascorso non sembra essere una dimensione utile nella formulazione del giudizio. Il tempo lento dell’architettura deve fuggire dalla tentazione di confrontarsi col tempo rapido del consumo, sembra dirci Chipperfield; deve resistere, deve posizionarsi a metà strada tra la memoria e l’oblio, proponendo soluzioni che abbiano il sapore della sapienza costruttiva di un tempo, ma anche la necessaria aderenza all’attualità e alle esigenze dell’oggi. Rispetto alla “volontà di forma” di molti musei che spesso prende il sopravvento sulle opere esposte, nel caso della Kunsthaus prevale in Chipperfield l’aspirazione a perseguire la massima qualità dell’esperienza del visitatore nella fruizione delle opere d’arte. Questo obiettivo orienta le sue scelte progettuali e a fare “leggermente meno” piuttosto che “leggermente di più”. L’architettura si mette in secondo piano, diventa scenario e, in qualche modo, volutamente, si silenzia.