NOV
DIC
2023
Luoghi per abitare tra casa e città
Nonostante la crescita della popolazione in Europa negli ultimi anni si sia attestata intorno al 4% e con una distribuzione non omogenea sul territorio, molte sono le città che portano avanti politiche di trasformazione urbana al centro delle quali si pongono quartieri residenziali il cui obiettivo è proporre nuovi modelli di convivenza e d’uso della città, nel rispetto delle risorse ambientali. Politiche che, accogliendo le sfide più urgenti del presente come la riduzione del consumo di suolo e la densificazione, la coesistenza di etnie e culture differenti, l’emergenza climatica ed energetica, pensano alla casa come a uno dei principali motori di sviluppo economico e sociale puntando sulle sue potenzialità nel generare forme di urbanità alternative, maggiormente aderenti agli attuali stili di vita e in grado di rafforzare la dimensione collettiva dell’abitare nel rispetto comunque dell’individualità. Occuparsi della dimensione urbana della residenza significa tornare a considerarla come elemento generatore di un sistema di relazioni di prossimità variabili in base ai contesti di appartenenza e spostare l’attenzione dall’oggetto edificio alla sua capacità nel determinare i caratteri espressivi e l’articolazione degli spazi vuoti. Nella convinzione che la variazione delle tipologie edilizie e della morfologia urbana, potendo soddisfare stili di vita meno uniformati e più variegati, possa influire positivamente sulla diversificazione dei comportamenti nell’uso della città e del territorio, questo numero della rivista è dedicato ai vuoti tra le case, agli spazi intermedi che Herman Hertzberger ha definito come “luoghi per l’incontro e il dialogo tra le diverse aree a differenti vocazioni territoriali, dalla sfera privata a quella pubblica”. Pur appartenendo al dominio pubblico o al privato, gli spazi di transizione sono fondamentali perché ugualmente accessibili dall’una o l’altra parte, da questi spazi dipende la possibilità degli insediamenti residenziali contemporanei di costruire relazioni di prossimità entro domini pubblici liberi, in grado di garantire ai tessuti urbani differenze e molteplicità di caratteri in contesti sia a bassa che ad alta densità. Luoghi di mediazione tra architettura e città, i vuoti tra le case determinano la qualità della struttura insediativa e la capacità di appropriazione degli spazi comuni da parte degli abitanti, costituendo anche una preziosa risorsa ai fini della sostenibilità ambientale ed energetica.