LA CASA MULTIFUNZIONALE TRA FLESSIBILITA’ ED EMPATIA
saggio introduttivo
Massimo Zammerini
Possiamo pensare di realizzare alloggi predisposti ai cambiamenti nella distribuzione interna, per venire incontro alle esigenze quotidiane e alle trasformazioni a lungo termine, senza ricorrere ciclicamente alle demolizioni di parti murarie? Da questa domanda nasce l’idea della casa multifunzionale sostenibile, che implica importanti ripercussioni anche sul piano della tutela dell’ambiente. Nonostante i dati ISPRA relativi al 2019 riportino che il 78% dei materiali da demolizione venga riciclato, sappiamo che queste rilevazioni non comprendono il “sommerso” e che i costi della filiera del riciclo sono altissimi. Da qui nasce l’idea di elaborare studi di “case multifunzionali”, unifamiliari e plurifamiliari di nuova costruzione, e un sistema “a telaio” adattabile agli interni delle costruzioni esistenti, lanciando la sfida di una progettazione concretamente sostenibile a partire da un dato elementare: l’abbattimento di gran parte dello smaltimento di materiale edile da demolizione che oltre ai materiali minerali (i calcinacci) e legno o ferro, comprende materiali inquinanti come isolanti, vernici e materie plastiche.