I VUOTI TRA LE CASE NEL DISEGNO DELLA CITTÀ CONTEMPORANEA. I PROGETTI DI VANDKUNSTEN ARCHITECTS

saggio introduttivo

Domizia Mandolesi

“Noi di Vandkunsten ci concentriamo sulle persone. Le case, gli edifici e le città costituiscono l’ambiente in cui si svolge la vita e
l’attività umana. A rischio di sembrare stravaganti, ci riserviamo il diritto di pensare e credere che la buona architettura abbia la capacità di rendere la società più vivibile. Ciò non implica che l’architettura debba dare spettacolo di sé. La nostra architettura raramente attira l’attenzione, ma cerca di impegnarsi in un dialogo con le persone e le comunità che la utilizzano”.
Tra i protagonisti maggiormente apprezzati della storia dell’architettura danese, Vandkunsten opera dal 1970 abbracciando una filosofia e un approccio progettuale individuabili come tipica espressione della cultura locale. Il sapere coniugare pragmatismo e attenzione alla dimensione umana con un linguaggio chiaro e riconoscibile, che, senza nulla concedere al superfluo e alle tendenze più alla moda, evolve di pari passo con il mutare della società e delle sue esigenze nel tempo, contraddistingue il lavoro dello studio, impegnato da oltre cinquant’anni in una tenace sfida alle pratiche correnti del settore edilizio per realizzare solo architetture in cui crede, sempre attente ai valori sociali e di sostenibilità economica e ambientale. Come gli stessi progettisti sostengono, il processo progettuale e l’architettura devono partire dalla storia, da ciò che già esiste, per interpretarla e rielaborarla alla luce dei cambiamenti, avendo come obiettivo la persona con le sue esigenze pratiche e la sua sfera emozionale. Credendo nel ruolo sociale e culturale dell’architetto e nella capacità della buona architettura di rendere la società più vivibile, sono costantemente impegnati nel dialogo con le persone e le comunità per le quali sono chiamati a lavorare.

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