La rigenerazione attraverso interventi su spazi pubblici aperti, aree verdi e impianti sportivi

Spazi aperti

I progetti dell'edizione 2023 del festival Città in Scena

Gli interventi presentati in questa sezione mirano alla trasformazione di spazi urbani aperti per la creazione di nuovi ambiti pubblici o pubblicamente fruibili destinati allo sport, al tempo libero o alla semplice frequentazione quotidiana, come i luoghi di incontro e socializzazione che da sempre qualificano la vita nelle nostre città: le piazze. La rigenerazione urbana attraverso la creazione di aree verdi e spazi per lo sport non solo contribuisce a migliorare la qualità della vita in termini di benessere psicofisico e a promuovere la socializzazione, ma offre anche una risposta alle sfide ambientali che le città moderne devono affrontare. In particolare, nuovi spazi verdi e infrastrutture sportive all’aperto possono giocare un ruolo cruciale nell’affrontare problemi come la carenza di permeabilità nei suoli e le isole di calore urbane, fenomeni di sempre più evidente impatto e causa dell’urbanizzazione intensiva e dei cambiamenti climatici. La permeabilizzazione di superfici libere abbandonate, la creazione o l’ampliamento di parchi e corridoi verdi urbani, l’implementazione di spazi destinati all’attività sportiva all’aria aperta, l’integrazione della vegetazione lungo le arterie e negli spazi della mobilità urbana permettono di proteggere e incrementare la biodiversità, mitigare i fenomeni climatici, ridurre il rischio di alluvioni e il sovraccarico delle reti fognarie, migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’effetto dell’isola di calore. Allo stesso tempo la creazione di nuovi spazi pubblici in parti della città che ne sono sprovviste, o la riqualificazione e valorizzazione di quelli esistenti ma poco frequentati, dismessi o abbandonati, contribuiscono alla qualità della vita urbana in termini di accrescimento delle relazioni sociali, di partecipazione alla vita pubblica, di identificazione e senso di appartenenza comunitari, stimolando la propensione alla cura e all’appropriazione attiva degli spazi, percepiti come bene comune da parte della comunità residente.

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