Fin dai primi fascinosi disegni, render
iperrealistici e polimaterici plastici del 2013,
il complesso del Diriyah Art Futures, appena
inaugurato, appariva particolarmente
significativo. L’opera realizzata conferma
tutte le aspettative, esprime una forte
volontà di innovazione negli aspetti
compositivi e funzionali. Un’architettura non
mimetica, che reinventa il rapporto con il
paesaggio. Un complesso architettonico
estremamente comunicativo ed emozionale
con una infinità di temi poetici.
I motivi di interesse sono tanti, dunque, a
cominciare dall’inserimento nel contesto
urbano. In particolare per la capacità di
creare un parametro di riferimento alto per
quanto da ora in avanti si andrà a edificare a
Riad, città attraversata da un consistente
fermento realizzativo, connesso a un
altrettanto rilevante trend di crescita
demografica. L’intervento è, infatti, parte del
piano di sviluppo “Saudi Vision 2030” che
celebrerà il centenario di fondazione del
regno; una strategia di ampio respiro che sta
guidando le trasformazioni economiche,
culturali e sociali del paese e che ha
consentito allo stato saudita di ottenere
l’affidamento dell’Expo 2030. Oggi si sta attuando una pianificazione di
ampio spettro che coinvolge importanti studi
internazionali di progettazione che stanno
ideando e realizzando interventi di grande
rilievo, sia per le inedite tipologie innovative,
sia per la scala dimensionale. Il cambio di paradigma è avvenuto venti anni
fa, fino ad allora le opere realizzate erano
landmark urbani fortemente autoreferenziali,
immaginati con materiali e linguaggi
acontestestuali, che non tenevano conto
delle preesistenze storiche e ambientali.
Edifici troppo spesso con grandi superfici
vetrate, dotati di imponenti apparati
impiantistici per il condizionamento
climatico, pertanto energivori e poco attenti
alle specifiche condizioni geografiche. Quello dello studio Schiattarella Associati è,
viceversa, un approccio opposto. Nasce
dalla lettura profonda dei valori del luogo,
dalla conoscenza e riscoperta delle antiche tecniche costruttive, dei materiali, dei colori
e delle atmosfere della cultura insediativa
locale. In tal senso il progetto è stato
preceduto da una ricerca approfondita,
sintetizzata in uno specifico dispositivo
tecnico-tipologico: un manuale con linee
guida per un’architettura consapevole delle
problematiche ambientali, in accordo con le
valenze topiche, con la storia dei luoghi e
con il contesto urbano.