MAISON FIBRE ALLA BIENNALE DI ARCHITETTURA

Un prototipo abitativo sperimentale fabbricato con l’impiego della robotica

Institute for Computational Design (ICD), Institute of Building Structures and Structural Design (ITKE), Università di Stoccarda

La smaterializzazione dell’involucro edilizio, ai fini dell’esaltazione della leggerezza dei sistemi costruttivi impiegati, contraddistingue le sperimentazioni, tecniche e formali, che hanno segnato, a partire dai primi anni ’50, l’evoluzione delle tensostrutture e delle pressostrutture a membrana. Le esperienze progettuali maturate da Frei Otto vedono il concretizzarsi degli avanzamenti delle tecnologie leggere negli Expo di Montreal del 1967 e di Osaka del 1970. Una volta concluso l’Expo di Montreal, la tensostruttura a rete di cavi e membrana realizzata per l’evento viene smontata per essere trasportata a Stoccarda dove, nel 1968, Otto insedia l’Istituto di Strutture Leggere, ancora oggi esistente con il nome di Institute for Lightweight Structures Conceptual Design (ILEK). Quest’ultimo fa parte del cluster di eccellenza Integrative Computational Design and Construction for Architecture (IntCDC) dell’Università di Stoccarda, dove si sviluppano, attraverso la fabbricazione robotica, nuovi sistemi costruttivi con struttura fibrosa in quello spazio fisico che già dalla metà degli anni Sessanta guardava in modo realisticamente innovativo a quel futuro oggi diventato presente.

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