François Pinault è uno dei maggiori collezionisti di arte contemporanea del mondo ed è noto per la sua attività di mecenatismo, rivolta sia alla diffusione che all’esplorazione dei nuovi orientamenti della produzione artistica, in cui è impegnato da oltre 50 anni arrivando a possedere una collezione di oltre diecimila opere. Il museo della Bourse de Commerce di Parigi costituisce l’ultima tappa del progetto culturale del multimiliardario francese che, finalmente, è riuscito ad aggiungere ai tre prestigiosi luoghi museali veneziani – Palazzo Grassi (2005), Punta della Dogana (2009) e il Teatrino (2013) – anche la sede parigina, già da tempo prevista nel suo ambizioso programma. Alla richieste del committente di realizzare architetture capaci di rinunciare al superfluo per abbracciare il rigore della semplicità, Ando elabora per i tre musei italiani e per quello parigino risposte diverse legate al medesimo approccio progettuale di matrice minimalista; nella Bourse de Commerce, visti l’imponenza e i caratteri della preesistenza, la strategia di rivitalizzazione consiste in un accurato lavoro di lettura, interpretazione e riscrittura che procede per accostamento di due strutture tra loro ben distinte, la vecchia e la nuova, poste in serrato e costante confronto tra di loro. Nel rispetto scrupoloso dei caratteri originari, sottoposto a un delicato intervento di restauro conservativo, l’edificio è stato restituito a nuova vita e trasformato in uno spazio unico dove poter godere dell’arte contemporanea e delle sue performance nella preziosa cornice delle tracce della storia.