Dal 2021 “Seed Design actions for the future”
si è affermato come Festival internazionale
dedicato all’architettura, al governo del
territorio, alla città e al disegno industriale.
La sede principale del Festival è Perugia,
dove ogni anno si tiene l’evento. Tuttavia,
altre città in diversi paesi vengono coinvolte
come location per eventi e interviste che
vedono la partecipazione di importanti
figure della cultura architettonica europea.
Seed non è solo Festival, include anche una
Collana di pubblicazioni edita da Rubbettino,
focalizzata sull’approfondimento dei temi
discussi nei tavoli in diretta.
Obiettivo è stimolare il dibattito su un rinnovato
rapporto tra trasformazione dell’ambiente,
durabilità degli assetti e innovazione
tecnologica. Siamo consapevoli che città,
territori urbanizzati e campagne sottoposte
a pressioni produttive sono riconosciuti come fonti significative di squilibrio, ma
anche luoghi privilegiati di risoluzione dei
conflitti generati. Proprio questi conflitti,
interni al rapporto individuo e società, uomo
e tecnologia, uguaglianza e disuguaglianza
sociale, sono diventati temi peculiari della
ricerca di un equilibrio e della sua
definizione.
Se focus originario di Seed era aprire una
rinnovata discussione sul rapporto tra
ambiente e riscaldamento globale, oggi, a
distanza di qualche anno, le risposte
richiedono un ampliamento della ricerca.
Le ragioni dei conflitti, infatti, obbligano a
uno sguardo oltre i confini disciplinari ed
esigono una maggiore attenzione
all’innovazione dei processi e dei metodi nel
dare risposta alla domanda di beni primari
come la casa, servizi e infrastrutture.
Le devastazioni prodotte dagli eventi
climatici dimostrano che non ci siamo presi
cura di quei territori che pur apparivano ben
disegnati nella loro organizzazione agricola,
industriale, infrastrutturale.
Inoltre, oggi, ci troviamo di fronte alla
distruzione di intere città e dei patrimoni
culturali a causa delle guerre, che
ripropongono il tema della ricostruzione
dentro la loro storia.