23 Settembre 2024

Seed Design actions for the future

dalla rubrica ARGOMENTI

Dal 2021 “Seed Design actions for the future” si è affermato come Festival internazionale dedicato all’architettura, al governo del territorio, alla città e al disegno industriale. La sede principale del Festival è Perugia, dove ogni anno si tiene l’evento. Tuttavia, altre città in diversi paesi vengono coinvolte come location per eventi e interviste che vedono la partecipazione di importanti figure della cultura architettonica europea. Seed non è solo Festival, include anche una Collana di pubblicazioni edita da Rubbettino, focalizzata sull’approfondimento dei temi discussi nei tavoli in diretta. Obiettivo è stimolare il dibattito su un rinnovato rapporto tra trasformazione dell’ambiente, durabilità degli assetti e innovazione tecnologica. Siamo consapevoli che città, territori urbanizzati e campagne sottoposte a pressioni produttive sono riconosciuti come fonti significative di squilibrio, ma anche luoghi privilegiati di risoluzione dei conflitti generati. Proprio questi conflitti, interni al rapporto individuo e società, uomo e tecnologia, uguaglianza e disuguaglianza sociale, sono diventati temi peculiari della ricerca di un equilibrio e della sua definizione. Se focus originario di Seed era aprire una rinnovata discussione sul rapporto tra ambiente e riscaldamento globale, oggi, a distanza di qualche anno, le risposte richiedono un ampliamento della ricerca. Le ragioni dei conflitti, infatti, obbligano a uno sguardo oltre i confini disciplinari ed esigono una maggiore attenzione all’innovazione dei processi e dei metodi nel dare risposta alla domanda di beni primari come la casa, servizi e infrastrutture. Le devastazioni prodotte dagli eventi climatici dimostrano che non ci siamo presi cura di quei territori che pur apparivano ben disegnati nella loro organizzazione agricola, industriale, infrastrutturale. Inoltre, oggi, ci troviamo di fronte alla distruzione di intere città e dei patrimoni culturali a causa delle guerre, che ripropongono il tema della ricostruzione dentro la loro storia.

Dall'edizione di Seed 2003, nella foto a sinistra, Beatrice Fumarola dialoga con Carlo Ratti. A destra, Alessandra Scognamiglio, Francesco Orofino, Fabiano Spano e Fabio Paccapelo al tavolo Paesaggi ed Energia, Giardini agrivoltaici e parchi eolici

“Seed Design actions for the future” riconosce l’importanza della collaborazione tra discipline nello sviluppare soluzioni durature. Fin dall’inizio, infatti, si è rivolta ai suoi interlocutori con semplici domande. Come si realizza la qualità del progetto e della trasformazione? Come si realizza una chiara cultura ambientale? Progettisti, costruttori, produttori di beni e servizi, cosa stanno facendo? Quali discipline possono concorrere a questo obiettivo? Domande semplici, non altrettanto le possibili risposte, che non possono fare a meno di aprire la discussione tra esperti chiamati attorno ai tavoli del Festival e ad approfondire le loro opinioni nelle pubblicazioni dedicate.

Alcuni degli ospiti intervenuti all'edizione del 2023. Da sinistra: Massimo Mercati, Ad Aboca, Nicolò Lanfranchi e Veronica Nicolardi intervengono al tavolo The Forest Knows. Al centro, Signe Kongebro, global designer director di Henning Larsen Architects. A destra, Tore Banke di Bjarke Ingels Group, Copenaghen

Nell’edizione 2024 del Festival internazionale di architettura che si terrà a Perugia dal 25 al 28 settembre, il tema portante sarà “Equilibrio”. Perché – ci si domanderà – lavorare su un tema così generale? La risposta è nelle sue declinazioni o meglio nei conflitti che il termine evidenzia in un periodo di accentuati squilibri: individuo/società, uguaglianza/disuguaglianza, cura/abbandono, uomo/tecnologia, stabilità/instabilità.
Questo articolo è pubblicato in l’industria delle costruzioni 495 -Premi IN/ARCHITETTURA 2023 – giu/nov 2024
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