24 Settembre 2024

Il gigante timido: l’Ambasciata del Regno Unito a Roma

dalla rubrica MODERNO NEI CENTRI STORICI, a cura di Emma Tagliacollo

Camminando lungo via XX Settembre a Roma, ci imbattiamo in un edificio unico nel suo genere e per il contesto storico in cui si trova: è la sede dell’Ambasciata del Regno Unito a Roma, progettata da Sir Basil Spence. L’edificio moderno è vicino a Porta Pia, una delle ultime opere di Michelangelo Buonarroti, voluta da Papa Pio IV all’inizio della seconda metà del ‘500 ed elaborata secondo lo stile manierista del tempo. L’edificio che ora vediamo è stato realizzato in seguito all’attentato del 31 ottobre 1946 che distrusse in parte l’edificio originario: la villa Costaguti, poi Torlonia, ambasciata britannica dal 1870. Solo negli anni ‘60 del ‘900 si incominciò a pensare in modo concreto e realistico a un edificio per l’ambasciata britannica da progettare proprio nell’area dove sorgeva la villa irrimediabilmente distrutta. L’edificio venne ideato e realizzato in pochi anni. Iniziato nel 1968, l’inaugurazione avvenne nel 1971. Alcuni rallentamenti furono legati alle prescrizioni del Piano Regolatore di quegli anni. La zona era infatti indicata come parco privato, con l’obbligo della protezione delle alberature, e nel 1955 venne considerata area «di interesse pubblico». Sempre il Piano Regolatore prevedeva l’esproprio di una striscia di 2.600 mq per ingrandire la sezione di via XX Settembre. L’intervento fu infine possibile grazie a un Decreto del Presidente della Repubblica che autorizzò una modifica dello stesso Piano Regolatore.
Questo articolo è pubblicato in l’industria delle costruzioni 495 -Premi IN/ARCHITETTURA 2023 – giu/nov 2024
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