CHERUBINO GAMBARDELLA – Pag. 48
Abitazioni popolari a Piscinola, Napoli

Non c'è mistero nella scelta di Cherubino Gambardella, Simona Ottieri e del più giovane Lorenzo Capobianco in questo progetto. Polarizzare il mito della mediterraneità nella direzione inversa della pura astrazione, accostandosi alla dimensione "pittoresca" che può accogliere l'iperpittoresco dell'esistenza che l'abiterà e la trasfigurerà.
Centoventisei alloggi serrati in un impianto che li avvolge entro uno spazio (quasi) pubblico tra due edifici che lo osservano tensivamente a distanza in un posto durissimo, una periferia che non lascia dubbi sulla difficoltà di introdurre la bellezza democratica tra la difficile vita dei suoi abitanti. Ma poiché la luce blu è quella con maggior penetrazione, quella dominante nelle grandi distese d'aria e d'acqua, eccola emergere nella composizione di quest'immagine architettonica. Il decoro ne conforma il carattere evidente per generare differenziazioni là dove altrimenti non vi sarebbe che la monotonia di una superficie liscia.
Così la forma può opporre all'unità la differenza che scaturisce dalla sua trasfigurazione. Lo sforzo è di rendere interessante (divertente direbbe lui) ciò che altrimenti potrebbe apparire noioso o insignificante.

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