ANISH KAPOOR, CECIL BALMOND, ARUP AGU, USHIDA FINDLAY ARCHITECTS – Pag. 82
Torre panoramica

È in ‘rosso Kapoor’ la ArcelorMittal Orbit, colore diventato la firma dell’artista indiano di adozione britannica. Accanto a Kapoor il genio di Cecil Balmond, guru dell’ ingegneria strutturale.
Nel loro progetto l’obiettivo è di mettere in discussione l’idea tradizionale di torre, ovvero quella di un’estrusione continua e rettilinea verso l’alto.
Quello di Orbit è per Balmond e Kapoor l’occasione per sperimentare nuove possibilità, nuove visioni. Da qui l’idea del loop, di una forma generata da una traiettoria che ruotando intorno a dei punti, ritorna più volte su se stessa, orbitando nello spazio, generando una struttura asimmetrica, non lineare eppure stabile.
La soluzione strutturale di un progetto così ambizioso è quella di una struttura reticolare in acciaio che si avviluppa su se stessa, un lungo e continuo traliccio che costantemente cambia direzione lungo la sua traiettoria orbitale, contorcendosi nello spazio. Acciaio il materiale, l’unico che possa assolvere a tale compito strutturale, qui usato in una modalità e con una precisione nuove, impossibili prima dell’avvento del calcolo a controllo numerico. In questo caso l’acciaio è inoltre riciclato e fornito dal principale finanziatore della torre, l’indiano Lakshmi Mittal, il più ricco uomo vivente in Europa e proprietario della compagnia di acciaio ArcelorMittal che ha investito 16 dei 19 milioni di sterline necessarie alla realizzazione della torre.


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