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JOÃO LUIS CARRILLHO DA GRAÇA – Pag. 28
Scuola Superiore di Musica dell’istituto Politecnico di Lisbona
Isolarsi fisicamente e acusticamente, interiorizzare lo spazio, è un prerequisito del progetto. La tipologia che viene in mente è un’architettura con un vuoto centrale, su cui converge il tutto. La certose con i chiostri centrali interni sono il riferimento del comportamento progettuale, in particolare la certosa di Pavia.
Il cortile viene utilizzato oltre che come luogo di incontro, scambio e convivio anche come estensione all’aperto delle aule e dei singoli studi di esercitazione nonché per la realizzazione di piccoli concerti all’aperto. Un solo piano corre tutt’intorno ed internamente al cortile. Sul lato esterno invece, l’edificio ha uno sviluppo a spirale che culmina nell’angolo sud-ovest e quindi scende gradualmente lungo i lati.
Le soluzioni progettuali trovate sono frutto di una poetica reinterpretazione, coordinamento e risoluzione di una serie di esigenze disciplinare concrete e reali.
Il risultato estetico di tale interpretazione è quello di un insieme organico ma estremamente sensibile, nitido e compatto.
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