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JUNYA ISHIGAMI + ASSOCIATES – Pag. 48
Padiglione dell’Istituto di Tecnologia di Kanagawa
305 esili pilastri, ognuno con una differente sezione e angolazione, affollano uno spazio di lavoro di circa 2.000 mq, alto 5 m, nel campus del Politecnico di Kanagawa.
Una singolare strategia compositiva composta da esili fusti ferrosi, ma anche da arredi di legno scuro e di acciaio bianco, permette di assegnare a 14 aree una propria funzione, senza l’uso di schermi, separazioni o diaframmi.
La disposizione delle colonne è solo apparentemente casuale: un lavoro di tre anni, più di mille modelli e un numero infinito di disegni sono stati necessari per il Kait workshop, opera prima di Ishigami.
La struttura consiste in tre tipi di elementi di acciaio: una maglia metallica regolare per la copertura, 42 pilastri che portano le forze verticali e 263 pilastri che reggono le spinte orizzontali.
A rendere ancora più vago il confine tra l’interno e l’esterno, Ishigami realizza l’involucro con lastre di vetro fisse ad eccezione delle porte di ingresso sui quattro lati e delle aperture a livello del pavimento per favorire una corrente d’aria che esce dai lucernari.
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