26 Agosto 2024

Per una degna accoglienza alla Città Eterna

dalla rubrica A FUTURA MEMORIA, a cura di Luca Zevi

Proprio di fronte alla stazione Termini, principale porta d’accesso alla città di Roma, sorgono le Terme di Diocleziano, il complesso termale più esteso che sia mai esistito, realizzato a cavallo fra il III e il IV secolo dopo Cristo e rimasto in funzione fino alla metà del VI secolo. Fra i danni prodotti dalla guerra greco-gotica, infatti, vi fu la messa fuori uso della rete degli acquedotti che alimentava anche questo monumento straordinario. La maestosità degli spazi che compongono l’organismo ha fatto sì che, nel corso dei secoli successivi, i suoi ruderi abbiano stimolato la collocazione al loro interno di funzioni di grande pregio. Gli interventi più importanti portano la firma di Michelangelo e consistono nella realizzazione della Basilica di Santa Maria degli Angeli e della Certosa di Roma, con il Chiostro grande e quello piccolo. Altri, di dimensioni certamente più ridotte, si trovano sparsi all’interno del tessuto urbano – che nel frattempo ha divorato buona parte delle rovine – come la chiesa di San Bernardo alle Terme e la Rotonda di via del Viminale. Spicca fra questi ultimi l’Aula angolare ottagona, la cosiddetta Rotunda Diocletiani (ex-Planetario della Città di Roma), facente parte dell’area archeologica gravitante sull’odierna via Cernaia. Proprio per la posizione in cui si trova, tale complesso potrebbe svolgere egregiamente una funzione di accoglienza e prima illustrazione del patrimonio storico-artistico della Capitale per la massa dei turisti provenienti da ogni angolo del pianeta nell’ormai imminente Anno Santo 2025. Un ruolo ipotizzato e avviato a più riprese, ma mai portato davvero a compimento e, anzi probabilmente, regredito rispetto ai risultati raggiunti in particolare in occasione del precedente Giubileo del 2000. Quell’evento giungeva infatti al termine di un ventennio che, sotto la guida illuminata di Adriano La Regina, aveva visto la realizzazione di ben quattro sedi del Museo Nazionale Romano oltre alle Terme di Diocleziano: Palazzo Massimo alle Terme, Palazzo Altemps e Cripta di Balbo. Le Terme, in particolare, avevano conosciuto importanti interventi di consolidamento, di restauro e di allestimento museale. All’esordio del nuovo miillennio si trattava dunque di approfondire l’opera di recupero e di allestimento degli ambienti del complesso – ciò che meritoriamente è stato fatto, pur a ritmi alterni – ma si trattava, anche, di procedere nella realizzazione del progetto complessivo di risistemazione del complesso, predisposto dall’Architetto Direttore dell’Ufficio Tecnico della Soprintendenza Archeologica di Roma Gianni Bulian.

Dal progetto di sistemazione generale del Complesso delle Terme di Diocleziano di Giovanni Bulian, sezione di dettaglio del Planetario

Questo articolo è pubblicato in l’industria delle costruzioni 495 -Premi IN/ARCHITETTURA 2023 – giu/nov 2024

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